il villaggio

Neve Shalom Wahat al-Salam (NSWAS) è un villaggio cooperativo nel quale vivono insieme ebrei e palestinesi, tutti di cittadinanza israeliana. Equidistante da Gerusalemme e da Tel Aviv Nevé Shalom Wahat al-Salam fu fondato nel 1972 su un terreno di 100 acri preso in affitto dal vicino monastero di Latrun. Nel 1977 vi si insediò la prima famiglia. Nel 1999 le famiglie residenti erano 30; oggi sono un centinaio e altre nuove famiglie vi stanno costruendo le loro case. I membri di Nevé Shalom/Wahat al-Salam dimostrano in modo tangibile che ebrei e palestinesi possono senz'altro coesistere quando diano vita, assieme, a una comunità basata sull'accettazione, il rispetto reciproco e la cooperazione. Gestito in modo democratico, il villaggio è di proprietà dei suoi stessi abitanti e non è affiliato ad alcun partito o movimento politico. Neve Shalom/Wahat al-Salam traduce in pratica i propri orientamenti ideali attraverso le realizzazioni dei vari settori in cui si articolano la sua struttura e le sue funzioni.

 

La storia

Così si legge nel libro autobiografico di Bruno Hussar "Quando la nube si alzava": "Dopo aver fondato la Casa Sant'Isaia e assicurato il suo orientamento come Centro di studio, grazie alla presenza dei Padri Marcel, Jacques e Gabriel, avevo ripreso a sognare: la riconciliazione tra ebrei e cristiani non richiedeva qualcosa di più, oltre a studi e incontri, per quanto profondi potessero essere sul piano intellettuale? Il pensiero è necessario e importante, ma è sufficiente? Non occorreva escogitare un modo perché ebrei e cristiani, così profondamente divisi dalla storia e dai pregiudizi, potessero comunicare in una forma di vita associata, in una comunità, fedeli ciascuno alla propria fede e alle proprie tradizioni, e pienamente rispettosi delle altrui? Fu questa la prima forma del sogno di Nevè Shalom. Dopo la guerra dei Sei Giorni, molte cose cambiarono. Gerusalemme venne unificata; così, all'improvviso, il mondo arabo fece irruzione nella vita quotidiana della città e nei miei sogni per l'avvenire. Questo mondo arabo era già presente in Israele, sotto forma di una minoranza comprendente il 12% della popolazione, e cioè circa 300.000 abitanti, ma io non ero stato sensibilizzato a questo aspetto della realtà israeliana, ancora lontana, in quel momento, dall'importanza che avrebbe assunto in seguito. Era impossibile ipotizzare una comunità di vita tra cristiani ed ebrei in Israele, senza tener conto degli altri figli di Abramo - gli arabi, musulmani e cristiani - che abitano su questa terra: E' così che l'idea di Nevè Shalom cominciò a concretizzarsi in me." "Pensavamo a un piccolo villaggio composta da abitanti provenienti dalle diverse comunità del paese. Ebrei cristiani e musulmani vi vivrebbero in pace, ognuno fedele alla propria fede e alle proprie tradizioni e rispettoso delle altrui, trovando in questa diversità una fonte di arricchimento personale. Scopo di un tale villaggio: divenire una "scuola di pace". In ogni paese esistono accademie dove, per anni, viene insegnata l'arte della guerra. Ispirati dalla parola profetica "..un popolo non alzerà più la spada contro un altro popolo e non impareranno più l'arte della guerra", perché anche la pace è un'arte: che non si improvvisa, ma deve essere insegnata. Al villaggio si verrebbe da ogni angolo del paese per incontrare "l'altro", per abbattere i muri della paura, della diffidenza, dell'ignoranza, dell'incomprensione, dei pregiudizi-tutte cose che ci separano- e costruire ponti di fiducia,di rispetto,di reciproca comprensione e, se possibile, di amicizia. Tale scopo verrebbe perseguito mediante corsi, seminari, tecniche di psicologia di gruppo, lavoro fisico fatto in comune e serate ricreative." "La parte più problematica del nostro sogno era il terreno: come trovarlo, senza mezzi finanziari e senza appoggi influenti? Dopo ricerche infruttuose ed alcune speranze deluse, con nostra grande sorpresa un terreno di 40 ettari ci cascò dal cielo. Il monastero trappista di Latroun ci offrì una collina che prima della guerra del giugno 1967 era stato territorio smilitarizzato e "terra di nessuno", tra Israele e la Giordania. Mediante un affitto simbolico di 3 centesimi annui e un contratto di un secolo, da rinnovarsi entro il 49° anno, questa collina divenne il luogo in cui il sogno di Nevè Shalom avrebbe potuto realizzarsi." "Ricordo quei due primi anni a Toron, accanto alle rovine del castello dei Crociati: solo chi li ha vissuti ne ha conosciuto le innumerevoli difficoltà e le spossanti fatiche. Ricordo i primi incontri tra ebrei e arabi-cristiani e musulmani- a Gerusalemme in casa di Rina. Poi la vita dei primi "pionieri" sulla collina, senz'acqua, senza un solo albero (acqua e ombra sono le cose più indispensabili nella nostra regione), senza elettricità, senza strade carrozzabili in tempo di pioggia. Ricordo come questo terreno-incolto e disabitato dall'epoca bizantina e ricoperto solo da pietre e da rovi, cominciò a trasformarsi-grazie soprattutto alla dedizione e alla fatica di Guido e di Jonathan, che ci hanno poi lasciato... Le prime riunioni si svolsero in un'atmosfera di semplicità e di amicizia, senza pretese, e nella gioia,con la partecipazione dei beduini accampati intorno a noi, di arabi e di ebrei venuti dai villaggi e dai kibbutzim dei dintorni. Si cantava, si danzava, e si pregava per la pace.

 

Le attività educative sono:

- Asilo nido, scuola materna e scuola elementare

- Scuola per la Pace

- Dumia-Sakinah: la Casa del Silenzio

- Centro Spirituale Pluralistico

 

Asilo nido, scuola materna e scuola elementare

L'idea di creare strutture scolastiche che potessero esprimere e diffondere gli ideali di coesistenza ed eguaglianza di Nevé Shalom/Wahat al-Salam nacque nella comunità assieme alla nascita dei primi figli. L'idea prese corpo nella forma di un asilo nido binazionale dal quale, con l'andar degli anni, sono, poi nate una scuola materna e una scuola elementare. Dopo diversi anni di attività, tali strutture hanno aperto le porte anche ai bambini dei villaggi e delle città vicini. Oggi la scuola elementare e quella materna contano complessivamente 183 bambini, quattro quinti dei quali provengono dai villaggi vicini. Un nuovo edificio scolastico recentemente ultimato consentirà di aumentare sensibilmente tale numero. Il sistema scolastico adottato a Neve Shalom/Wahat al Salam è stato il primo in Israele a prevedere un'educazione bilingue: studenti e insegnanti si esprimono nelle lingue dei due gruppi di popolazione, ebrei e palestinesi. Questo singolare approccio viene applicato sin dall'asilo nido e dalla scuola materna. Ciascuno degli insegnanti - ebreo o palestinese - parla a tutti i bambini esclusivamente nella propria lingua madre. In tal modo, sin dai loro primissimi anni i bambini vanno acquisendo consapevolezza delle loro specifiche culture, identità e tradizioni. Vige un'atmosfera di tolleranza e apertura che stimola negli alunni la reciproca comprensione e accettazione. Il sistema scolastico di Neve Shalom/Wahat al-Salam è improntato ad alcuni principi base:

- partecipazione paritetica di ebrei e palestinesi nell'insegnamento e nella gestione

- predisposizione di un ordinamento che, in modo naturale, consenta un incontro costante e quotidiano fra i bambini dei due popoli

- uso delle lingue ebraica ed araba come veicoli di comunicazione educativa per tutti i bambini

- sviluppo dell'identità di ciascun fanciullo attraverso l'apprendimento della sua cultura e delle sue tradizioni specifiche e, contestualmente, attraverso la conoscenza e il rispetto della cultura e delle tradizioni dell'altro popolo.

Il Ministero israeliano dell'Educazione ha riconosciuto ufficialmente la scuola materna nel 1992 e la scuola elementare nel 1993, dopo nove anni di attività. Questo riconoscimento formale ha rappresentato un significativo passo avanti verso l'obiettivo di dare vita a un modello che possa: a) essere direttamente imitato in altre regioni e località con popolazione mista (come Ramla, Giaffa, Acri, Haifa, ecc.) b) esercitare un influsso sui criteri che, nello Stato d'Israele, presiedono all'educazione. Il primo obiettivo è già stato raggiunto. Su ispirazione del modello educativo della scuola del Villaggio sono state infatti aperte altre scuole in Israele: la scuola “Hand in hand” - che ha sei istituti in città diverse - e la scuola bilingue “Agar”, che si trova nella città di Beer Sheva. Offrire ai bambini un ambiente educativo che promuova la mutua comprensione e stimoli la conoscenza reciproca tra i due popoli è un passo molto importante sulla via che conduce a una pace durevole.

 

La Scuola per la pace

La Scuola per la pace fu fondata nel 1979 come istituzione capace di far sentire in massima misura verso l'esterno l'impatto educativo di Nevé Shalom/Wahat al-Salam. Tramite una varietà di corsi e seminari diretti a molteplici strati sociali delle popolazioni ebraica e palestinese, la Scuola per la pace opera per accrescere la consapevolezza della complessità del conflitto e migliorare - con l'esclusivo ricorso a metodi educativi - la comprensione reciproca tra palestinesi ed ebrei. I programmi cui la Scuola per la pace dà corso sono i seguenti:

- seminari di reciproco incontro e uninazionali sul conflitto, dedicati a giovani palestinesi ed ebrei

- campi estivi per incontri fra giovani laureati

- seminari, programmi e percorsi di tirocinio per gruppi di adulti, quali insegnanti, allievi/ insegnanti, operatori sociali e altre categorie professionali

- incontri di lavoro tra professionisti provenienti dai territori amministrati dall'Autonomia palestinese (Cisgiordania e Gaza) e Israele

- corsi per la formazione di "facilitatori"

- un corso annuale di formazione per laureati presso il Dipartimento di psicologia dell'Università di Tel Aviv sul tema: "Il conflitto alla luce della Teoria dei gruppi e un analogo corso presso l'università di Ben Gurion nel Negev.

I programmi sopra menzionati sono condotti e assistiti da uno staff professionale ebraico-palestinese. I "facilitatori" dispongono di una preparazione accademica nei settori delle scienze sociali e del comportamento, e sono particolarmente allenati a operare con gruppi conflittuali. Vari anni di esperienza, accompagnata da un'intensa attività di ricerca, hanno consentito allo staff della Scuola di sviluppare i suoi specifici metodi educativi. I programmi mettono soprattutto in evidenza quanto sia importante il comprendere la complessità del conflitto tra i due popoli. In tal modo le iniziative della Scuola consentono a ciascuno dei partecipanti di assumere coscienza del proprio ruolo nel conflitto, e di mettere a fuoco elementi quali i rapporti di potere, gli stereotipi e i pregiudizi. Il numero di giovani che hanno già fruito di tali programmi supera i 25mila. Hanno ricevuto un tirocinio pratico nel campo della gestione delle situazioni conflittuali cinquemila adulti, molti dei quali sono ora attivi in altre organizzazioni coinvolte nel superamento del conflitto. Oltre ad avere ottenuto - grazie ai risultati conseguiti - ampi riconoscimenti sia a livello regionale che internazionale, la Scuola ha ricevuto numerosi premi. I suoi programmi godono del sostegno del Ministero dell'Educazione e della Cultura dello Stato d'Israele.

 

Dumia-Sakinah

La Casa del Silenzio Appartata, gradevolmente adagiata sul dorso della collina, si trova la Casa del Silenzio: uno spazio per la meditazione, la riflessione o la preghiera. "Per Te, il silenzio (dumia) è lode" (Salmo 65,2). Si è pensato di creare la Casa del Silenzio nella convinzione che, per quanto separate le une dalle altre siano le persone animate da credenze o da culture differenti, esse possano tuttavia trovare in dumia un comune santuario. Un gruppo di studio di dumia organizza incontri tesi a promuovere riflessioni e ricerche circa l'incidenza dei valori etici e spirituali sull'educazione e sull'edificazione della pace, con frequenti riferimenti alle scritture delle tre grandi tradizioni religiose monoteiste. Gli incontri sono aperti a tutti; ad essi prendono però parte soprattutto persone interessate alle problematiche dell'educazione.

Il Centro Spirituale Pluralistico Ideato da Bruno Hussar con il nome di Casa Degli Studi Silenziosi, è attivo e avrà entro breve un edifico dedicato, un centro di studi a carattere interreligioso che ha come finalità la ricerca dei punti comuni, da rintracciare anche nelle rispettive scritture sacre, delle diverse rel igioni. Esso si pone come un ulteriore strumento di carattere spirituale per educare al dialogo, alla riconciliazione ed alla pace.

 

L'hotel

Situato in una stupenda posizione panoramica non lontano da Gerusalemme e da Tel Aviv, Nevé Shalom/Wahat al-Salam offre l'accoglienza cordiale e il comfort di una foresteria, base ideale per coloro che desiderino visitare Israele, conoscere il villaggio e partecipare alle attività della Scuola per la pace. Le camere della foresteria sono dotate di aria condizionata e possiedono ciascuna un ingresso separato e un balconcino privato. Programmi per i visitatori. Una presentazione introduttiva a Nevé Shalom/Wahat al-Salam, comprendente la proiezione di un video e l'incontro con un membro della comunità, può essere organizzata a beneficio di gruppi che si trattengano una giornata o si fermino per una notte. Le visite possono comprendere anche attività e programmi organizzati dallo staff della Scuola per la pace. Le visite o i programmi devono essere concordati in anticipo con l'ufficio di ricevimento della foresteria.

Prenotazioni e informazioni riguardo il soggiorno possono essere richieste al seguente indirizzo:

Tel: 00972-2-9917160 Fax:00972-2-99017412

E-mail: hotel@nswas.org